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IL BABY MASSAGE

INTRO: per nove mesi tuo figlio è stato protetto dal tuo utero e cullato dal liquido amniotico. Sempre alla giusta temperatura, nutrito al bisogno, al riparo da luci troppo forti e rumori molesti. Dopo il parto: la separazione! Solo un corpo caldo e avvolgente e carezze amorevoli come quelle della sua mamma e del suo papà possono trasmettergli tranquillità, sicurezza e benessere.

Per assicurare ciò, dopo l’allattamento a richiesta e l’uso della fascia, cosa c’è di meglio che coccolare il vostro piccolo con un bel massaggio!

LA STORIA: in una società dove la parola d’ordine è fretta, spesso senza volerlo ci comportiamo allo stesso modo e la pretendiamo anche dai nostri figli. Ci vuole qualcosa che ci proietti in una nuova, anzi vecchia, era; in cui possiamo riacquistare la capacità di rallentare, quasi fermarci per dedicarci all’altro: la capacità di “toccare”, non un corpo fisico ma la sua intimità, la sua anima sin dalla nascita.

“il nodo in gola si scioglie quando una mamma accarezza dolcemente suo figlio dal viso al petto; il diaframma spasmodico di un bambino sofferente per una colica si rilassa e la costola inferiore non si contrae più sotto la lieve carezza”(cit. Eva Reich).

Le origini risalgono al 618-917 d.C. durante la dinastiaTang vengono redatte opere come “qianjin yao fang” di Sun Simiao, il quale dà istruzioni soprattutto sul massaggio pediatrico e ne definisce le 18 tecniche di base. Durante la dinastia Ming (1368-1644) fu costituito un dipartimento clinico speciale per il Tuina pediatrico e pubblicati diversi libri sul suo uso nella cura delle malattie dei bambini. In questo periodo il Tuina diventa materia d’esame della Scuola Imperiale di medicina.

Intorno agli anni 60 Leboyer (medico ostetrco francese) nei suoi numerosi viaggi in India incontra Shantala nella regione del Kerala a sud dell’India. Questa donna era ospite in un centro per l’assistenza ai bisognosi ed aveva due figli. La visione di Shantala che massaggia suo figlio in un contesto difficile come quello dei sobborghi di Calcutta, sembrò al dottor Leboyer una visone. Il dottore scrive. “e questo segreto era lì. Ftato, semplicemente di amore, di luce, e di silenzio”.

Lo Shantala (così venne chiamato il massaggio)veniva esercitato prima nei monasteri e in seguito tramandato di madre in figlia durante la gravidanza in modo da prolungare l’intimo rapporto madre-figlio anche dopo il parto. Il massaggio infantile in India viene chiamato anche Balabhyangam “massaggio dei bimbi”.

E’ il 1976 e Vimala Mc Clure (americana del Colorado) è incinta del suo primo figlio e decide di studiare e approfondire queste tecniche che aveva precedentemente appreso in un orfanotrofio in India. Nel 1981 grazie anche al sostegno della californiana Audrey Downes la pratica del massaggio infantile comincia a diffondersi nel mondo. Il massaggio infantile arriva in Italia grazie a Benedetta Costa. Terapista della riabilitazione in campo pediatrico, di Genova. Nel 1983 negli Stati Uniti dove nasce il suo primo figlio Luigi. Per caso, viene a conoscenza dei corsi di Infant Massage.

Decide di partecipare alla formazione per Instructors tenuto proprio da Vimala Schneider McClure. Dopo questa esperienza, al suo ritorno in Italia, Benedetta tiene i primi corsi per genitori, inizialmente in casa propria. Poi, con molta gradualità, porta l’insegnamento del baby massage presso l’ospedale Gaslini di Genova, poi presso il Servizio di Fisioterapia e nell’Unità di Terapia Intensiva Neonatale, dove lavora come terapista.

COME: luce tenue, ambiente tranquillo e senza particolari profumi. Lo scopo del massaggio è quello di ricreare l’ambiente sicuro e accogliente del pancione.

Il tatto è un dono prezioso che ha valore solo se accettato con gioia, non dovrebbe mai quindi essere imposto a chi non lo desidera. State attenti alle reazioni del bambino, se pensate che non apprezzi, sia stanco o infastidito, smettete.

In genere è bene iniziare da subito a massaggiare il proprio piccolo o comunque farlo in un’età compresa tra o e i 9 mesi perché poi inizia per loro la fase di esplorazione e non sarebbero minimamente interessati a starsene fermi a farsi massaggiare. Certo si può tentare sempre con la coscienza che il tentativo può fallire e nessun genitore deve dispiacersi di questo. In genere bimbi che riescono ad essere massaggiati fino ai 12 mesi sono quelli che sono stati abituati ad esserlo sin dalla nascita, ma anche questa non è una regola.

E’ buona norma che il massaggio venga svolto dalla mamma o dal papà o comunque da un parente molto vicino, non da educatori o baby sitter dato che si tratta di qualcosa di molto intimo forse più intimo di un cambio pannolino. Il massaggiatore deve liberare braccia e mani da anelli e bracciali che potrebbero ferire il bambino. Mani pulite e calde. Unghie corte.

Le prime volte sarebbe meglio massaggiare solo la pancia per non sovraccaricare di stimoli il bimbo che è già impegnato a fare troppe cose nuove e faticose. Non svegliare il bambino per fargli il massaggio ma preoccuparsi di assecondare i suoi bisogni primari (fame, sonno, e pannolino). Il bimbo deve essere sveglio ma tranquillo. Deve essere sazio ma non deve aver appena mangiato. Preferibilmente nudo (magari si può adagiarlo su una traversa monouso) o solo con il pannolino.

In genere l’olio non è necessario ma può essere utile nelle prime settimane di vita in cui il neonatino ha la pelle secca e screpolata. Se se ne vuole usare uno bisogna assicurarsi che sia un olio naturale al 100% senza profumi e che sia gradito al bambino. Usare prevalentemente olio di mandorle che è quello con cui in gnere si massaggia il pancione nei 9 mesi. Altrimenti olio di cocco in estate o olio di senape in inverno. Qualunque olio scegliate scaldatelo prima nelle mani o a bagnomaria mai versarlo direttamente sulla pelle del bambino e mai utilizzarlo sul viso.

L’intero massaggio dure circa 20 minuti o comunque il tempo che il bambino desidera. Le prime volte durerà pochissimo ed è normale.

Molto importante è che il massaggio venga eseguito in modo simmetrico. Infatti se si massaggia una sola parte del corpo si possono creare degli squilibri con conseguente sensazione di incompletezza. Partire sempre dall’alto verso il basso, e non forzare il bimbo e massaggiare la zona che lui vi permette di toccare.

Iniziare con un tocco leggerissimo aumentare la pressione quando il piccolo ne ha piacere. Le carezze scorreranno liberamente senza limitarsi alle zone descritte.

LA PRIMA VOLTA: sta per iniziare uno scambio d’amore! Mettetevi calmi e con un atteggiamento di ascolto, cercando di capire cosa vuole comunicarvi vostro figlio. Guardatelo sempre negli occhi

sorridendogli. Se vi succedesse di sentirvi poco tranquilli durante il massaggio lasciatevi andare a questa sensazione, è infatti probabile che stiate vivendo il suo “dolore” (trauma della nascita) o che ritorni in voi un trauma provato da piccoli. Qualora anche il bimbo si agitasse interrompete il massaggio.

PREMATURI-ETA’ INERIORE AD 1 MESE- OSPEDALIZZATI- DISABILI- ADOTTATI: in questi casi il massaggio deve essere breve (max 10 minuti) ma non veloce. Evitare la testa ed esercitare un tocco molto delicato. In questi casi si può anche evitare di spogliare completamente il neonato.

BENEFICI AL BAMBINO:

 Favorisce il bonding (legame mamma-bambino)

 Aiuta a superare il trauma nascita

 Aiuta in modo armonico le funzioni vitali

 Mielinizzazione (migliore sviluppo struttura cervello)

 Rinforza sistema immunitario

 Sistema digestivo (aiuta nella gestione delle colichette)

 Respiratorio (aiuta gli scambi gassosi, le prevenzione delle apnee e della SIDS)

 circolatorio (Regola la perfusione periferica e la termo regolazione)

 regola ritmo sonno veglia

 favorisce l’aumento di peso

 rende il bimbo più sicuro e meno irritabile

 favorisce la costruzione dello schema corporeo (nominate le parti del corpo mentre massaggiate)

 favorisce lo stato di benessere del bambino

 aiuta a scaricare e a dare sollievo nel caso di accumulo di stress causato da situazioni nuove (riduce lo stress e abbassa i livelli di ACTH)

 Sistema linfatico (nutre le cellule, elimina tossine)

 Stimola il sistema immunitario

 Vista (favorire sempre il contatto con lo sguardo)

 Udito (cantate una canzoncina mentre fate il massaggio)

 Olfatto (evitare oli profumati o profumi per ambienti il bimbo deve sentire il vostro odore)

 Tatto (il massaggio stesso)

BENEFICI ALLA MAMMA-PAPA-FAMIGLIA

 Favorisce il bonding (legame madre-figlio)

 Aiuta a superare il trauma del parto (non solo per il piccolo è stata una gran fatica venire al mondo, ma anche per mamma e papà. Soprattutto se il parto non è andato come si sperava o desiderava)

 Previene e aiuta nel superamento della depressione post-parto (se si organizza in gruppo l’incontro con altre mamme è un modo per non sentirsi sole)

 Offre la consapevolezza di fare qualcosa di positivo per il proprio figlio (può essere un aiuto in più lì dove fallisce l’allattamento materno a superare il senso di colpa delle mamme. O anche un ottimo strumento di recupero quando si affronta il distacco per tornare a lavorare)

 Favorisce la produzione di ossitocina (questo ormone stimola a sua volta le contrazioni uterine)

 Favorisce la produzione di prolattina (ormone dell’allattamento, stimola la produzione)

 Rilassa la mamma

 Favorisce la comprensione dei segnali che il bimbo invia alla mamma

Roberta Nonni

FONTI:

 Auckett A. “massaggio per i vostri bambini” ed RED

 Brazelton T.B., Cramer B.G. “il primo legame” ed Frassinelli

 Leboyer F. “shantala” ed bompiani

 Mahler M. e vari “la nascita psicologica del bambino” ed Boringhieri

 Montagu A. “il linguaggio della pelle” ed vallardi

 Stern D. “diario di un bambino” ed mondadori

 Stern D. “il mondo interpersonale di un bambino” ed Boringhieri

 Winnicot D. “i bambini e le loro madri” ed cortina edizioni

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