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ARTICOLO SEMISERIO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Perché è importante che i papà frequentino il corso preparto

Fino a qualche decennio fa i corsi pre parto non esistevano. Le donne partorivano a casa con l’aiuto delle altre donne della famiglia. Poi si è cominciato a partorire in ospedale, e i sanitari trovavano che le donne fossero poco collaborative ai protocolli. Perciò hanno sentito, loro stessi, l’esigenza di istituire dei corsi pre parto per insegnare alle donne a partorire in ospedale (Inghilterra primi del ‘900).

In ospedale la partoriente veniva comunque accompagnata a e sostenuta da madre, suocera, zia, vicina di casa ma mai dal suo compagno. C’era un gran senso del pudore e gli uomini dovevano restare fuori da certe faccende. Perciò se ne stavano fuori a fumare nervosamente interi pacchetti di sigarette.

Non so perché e neanche come, se sia stato l’uomo a ribellarsi o la donna a desiderarlo al suo fianco…fatto sta che oggi il 92% dei padri assiste al travaglio/parto.

E grazie al cielo dico io! Ci siamo evoluti, perché oggi gli uomini non sono solo dei “piccoli inseminatori” ma FANNO I PADRI: sono velocissimi a cambiare i pannolini, bravissimi a fare addormentare i piccoli, a farli giocare e a fargli fare i compiti. E secondo me, se potessero, qualcuno andrebbe anche fiero di poterli allattare!

Non so in passato, (quando la sanità aveva qulache risorsa in più)ma oggi i corsi pre parto gratuiti vengono condotti nei consultori in stanzine micro in cui vengono stipate una decina di donne appanzate che il volume basta a non riuscire a far entrare neanche uno spilllo. E allora? I papà? Dove li mettiamo?

Ok che si sono evoluti ma non a sufficienza da trasformarsi nell’uomo ragno e assistere al corso arrampicati al soffitto. Perciò si tende ad escluderli di nuovo…

Ma chi gli insegnerà che se passiamo dal sorriso al pianto nella velocità della luce è tutto normale ed è colpa degli ormoni? Chi gli insegnerà a tacere quando in preda alla contrazione lo insulteremo e picchieremo facendogli provare almeno la metà di quello che sentiamo noi?

Alla rottura delle acque ecco che scatta il panico, l’ostetrica che ci ha seguite durante il corso non ha un servizio di reperibilità e noi abbiamo già dimenticato tutti i suoi buoni consigli. E allora zack! Ecco che arriva SUPERPAPY la parte razionale di noi!

Sbaglia chi dice che i papà in sala parto non servono a niente: (a meno che non sappiate di cadere come pere cotte alla sola vista di un camice) siete i ben accetti!

Innanzi tutto la sola vostra presenza infonde in noi calma sicurezza (se così non fosse meglio che usciate, e né le mamme devono sentirsi in colpa a dirlo e né i papà si devono offendere per questo. Sarete altrettanto utili dopo).

Nei momenti di stanchezza e sconforto ci ricorderete che abbiamo il POTERE di dare alla luce nostro figlio, e quando saremo totalmente endorfinate, sarete voi papà a dire ai sanitari come vogliamo che vada il nostro parto.

Potete massaggiarci la schiena, sostenerci nelle varie posizioni del travaglio, e tentare qualche pratica shastsu di parto-analgesia. Sarà il papà a dare la lieta notizia a parenti ed amici.

E dopo? Una volta a casa ci consegneranno il nanerottolo senza libretto di istruzioni e la stanchezza o la tristezza a volte potrebbero bussare alla porta. Solo le coccole del nostro maritino possono aiutarci, ma c’è sempre bisogno che qualcuno gli abbia precedentemente spiegato che i pianti non erano limitati ai nove mesi ma che si prosegue per un altro po’. Inoltre, caro papà, ci sosterrai nei primi giorni di allattamento quando ci sembrerà così difficile fare quella cosa che l’ostetrica aveva descritto come un momento d’amore puro…

Infine, ma cosa più importante, sarai il filtro (scudo) di fronte alla “mandria” di parenti esperti che si presenterà a casa. Tutti pronti a dire cosa devi o non devi fare: sarai tu, papà, a rispondere alle critiche.

Allora cari papà già è difficile trovare corsi pre parto gratuiti, ancor più difficile trovarne che possano ospitarvi, ma qualora abbiate la possiblità di partecipare NON CI RINUNCIATE. Non pensate che sia inutile, non pensate che sia solo un raduno di gestanti isteriche con l’ormone impazzito, un raduno di donne che vedono volare unicorni rosa durante le sedute di training autogeno (e non pensate neanche che le ostetriche siano ottimi spacciatori: non vi venderanno niente per far dormire vostro figlio!).

Piuttosto pensate a quanto siete e sarete importanti per la vostra compagna: in una coppia serena crescerà un bimbo sereno. Perché papà voi siete le fondamenta!

Roberta Nonni

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